venerdì 13 marzo 2009

MALATI DI PREOCCUPAZIONI

Preoccupazioni, tensioni, apprensioni stanno ormai
diventando così comuni e diffuse tanto da poter
parlare di una vera e propria epidemia,
un vero e proprio morbo che pericolosamente dilaga più dell'aids.
Già nella notte pensieri e preoccupazioni preannunciano
dei sonni inquieti; pensieri il più delle volte legati al lavoro,
alla casa, ai figli, ai soldi, agli studi, alla salute tutto
tranne che pensieri relativi al sonno, al riposo, alla pace , alla serenità.
Milioni di pillole o gocce , scatole di psicofarmaci si riversano nei comodini
del letto ormai occupati da farmaci, libri non letti, giornali o riviste di ogni genere, radiosveglie elettroniche, suoni e luci della TV.
Così inizia la notte, o meglio l'insonne notte fatta di risvegli ,
sogni turbolenti,battaglie con i cuscini o le coperte finché arriva la mattina.
Nuovo giorno.
Ai poveri insonni stanchi e abbattuti attendono nuove preoccupazioni :
preparare la colazione ai figli, vestirsi in fretta, arrivare in tempo al lavoro,
fare la fila all'autobus .
Il buon giorno si vede dal mattino.
Ma il morbo delle preoccupazioni non lascia scampo, e' sempre fastidiosamente presente.
Le preoccupazioni generano nervosismo spesso ansia con tutti
i sintomi di accompagnamento :
stanchezza, stress, paura, tensione , pessimismo, insicurezza, dubbi, umore grigio
tendente al nero, scoraggiamenti, tremori, dolori vari, fastidi, palpitazioni.,
dolori alo stomaco, mal di testa ecc..
Con tutto ciò gli apprensivi devono affrontare la giornata di lavoro
talvolta fino alla sera.
L'epidemia non conosce età, sesso, professione :
colpisce giovani, adulti anziani, uomini e donne, avvocati e massaie,
studenti e pensionati e sta sempre più diffondendosi e allargandosi.
" Un uomo che voleva appendere un quadro , ma non ha un martello.
Vuole andare dal vicino per prenderne uno in prestito.
Ma gli sorgono dei dubbi : forse il vicino non gli presterà il martello.
Già' ieri l'ha salutato solo di sfuggita "probabilmente - pensa - ha qualcosa
contro di me!
Ma io non gli ho fatto niente.
L'uomo aumenta sempre più la propria collera nei confronti del vicino ripugnante.
Alla fine si precipita dal vicino, suona e grida :
Se lo tenga pure, il suo stupido martello!". (P.Watzlawick)
"Perché non cambi il tuo modo di pensare affinché la tua salute
diventi più forte e stabile.
Elimina le tue infermità che sono
solo infermità mentali, di pensiero."

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